E il ministro Body Guard placca il contestatore

Dalla Rassegna stampa

Il quesito, fìlosofico-politico, è ora il seguente: il titolare della Difesa Ignazio "La Rissa " è abilitato affare il buttafuori?
Amletico dubbio che nasce ieri nella sede Pdl dal nome evocatore, via dell'Umiltà, (un auspicio?). E' la storia di un provocatore modello-Paolini dal cognome storico di Carlomagno, imperatore del Sacro romano impero. Questo invece si chiama Rocco, ed entra nella cronaca di straforo, da una porta di servizio.
Il personaggio è conosciuto, antinuclearista, un po' radicale, un po' viola, ha disturbato D'Alema, Violante e dicono sia riuscito a zittire Pannella. Mimetizzato tra i giornalisti in conferenza stampa, ha cominciato ad urlare a Berlusconi domande scomode sul governo, Bertolaso e sul decreto salva-liste. II premier s'è spazientito ("lo potete accompagnare gentilmente alla porta?") «non è nemmeno un giornalista».
«Sono un free lance», ha risposto Carlomagno. E La Russa.: «Lei non è iscritto a nessun albo». Ma quello non s'è placato, anzi. Berlusconi era seccato: «Lei si deve vergognare, villano. Questa è una conferenza stampa per i giornalisti e non per gli individui come lei..». «Questa è la sinistra con cui abbiamo a che fare». «Rilasci le generalità affîrtchèil capo della Protezione Civile possa denunciarlo». Poi, scanzonato, ha preso in giro Carlomagno per la vasta chierica che denuncia una calvizie galoppante: «Capisco perché lei è così perchè tutte le mattine quando va a pettinarsi davanti allo specchio si vede...».
E' qui che Ignazio La Russa ha rubato il lavoro al servizio d'ordine. Prima seduto accanto, poi in piedi gli ha intimato il silenzio, ha agitato l'indice a brutto muso, l'ha preso alle spalle tirandolo per il cappotto, spingendolo per allontanarlo dalla platea: «Adesso vieni con me». Uno show finito su Youtube. «Ti querelo davanti a testimoni», gridava Rocco, nuovo eroe di Facebook: «Lei è un picchiatore fascista». Ignazio, dopo avergli accarezzato la pelata, s'è ricordato d'essere ministro e l'ha lasciato alla sicurezza, Verdini s'era parecchio agitato: «Allontanate La Russa».
«Buffone, buffone» hanno gridato i militanti del pdl. E Carlomagno minaccioso annuncia
querela: «Il ministro mi ha dato due pugni nello sterno. Del resto lui era un picchiatore».
M ada Youtube non sembra. Racconta: «Verdini mi ha pregato di non querelare La Russa, facciamo che la cosa finisce qui». Nervi tesi, povera campagna elettorale. Sarà tutta una rissa.
 

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