Metro C nel mirino della Corte dei Conti

Metro C di nuovo nel mirino della Corte dei Conti. Dopo l’esposto di Italia Nostra, il procuratore regionale Angelo Raffaele de Dominicis ha deciso di verificare se davvero esistono rischi per la stabilità del Colosseo chiedendo chiarimenti alla soprintendenza archeologica, al ministero dei Beni culturali e ambientali, al sindaco Alemanno e al presidente della Regione Zingaretti. È stato lo stesso procuratore ad informare delle sue mosse Antonio Tamburrino, che per conto di Italia Nostra ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti denunciando i costi lievitati e il rischio per la stabilità dei monumenti con i lavori per il tratto San Giovanni Colosseo.
«Eventuali errori causativi di danno pubblico potranno essere accertati e contestati innanzi alla sezione giurisdizionale di questa Corte, quando ciò si renderà possibile ed opportuno», scrive de Dominicis a Tamburrino, assicurandogli «la massima consentita considerazione alle sue denunce e alle sue valutazioni». «In altre parole - spiega Tamburrino - se dalle verifiche del procuratore dovesse venire fuori che c’è un rischio per le fondazioni del Colosseo oppure se i lavori dovessero provocare lesioni, allora ci sarebbe il danno erariale». Il Campidoglio si affretta a dichiarare che «nessuna inchiesta è stata aperta dalla Corte dei Conti». «L’attività del procuratore Raffaele De Dominicis si è concretizzata allo stato quale atto dovuto, in una richiesta di informazioni in data 16 aprile indirizzata alla soprintendenza speciale per i Beni archeologici di Roma», recita un comunicato. Il candidato sindaco del centro sinistra Ignazio Marino, invece, chiede chiarimenti ad Alemanno. «Le preoccupazioni di Italia Nostra - dice - sono quelle di tutti i romani. Il sindaco si assuma le proprie responsabilità. Mi chiedo poi se sono state studiate eventuali alternative nel percorso».
«Le questioni poste da Italia Nostra confermano quanto noi Radicali denunciamo in solitaria dal 2006: la costruzione della metro C va avanti senza alcuna certezza. Il sindaco Alemanno e Roma Metropolitane hanno il dovere di dire se sono in grado di completare l’intera linea della metro C. Finché non lo faranno, è da irresponsabili avviare i lavori San Giovanni-Colosseo», dichiarano Mario Staderini, segretario di Radicali italiani, e Riccardo Magi, candidato nella Lista civica per Marino sindaco. Alla denuncia di Italia Nostra aderiscono anche il coordinamento Residenti città storica, Progetto Celio e Carte in regola, che chiedono un nuovo percorso per la linea C: da san Giovanni alla stazione Ostiense. Da qui un tram sul lungotevere almeno fino a Belle Arti.
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