“Metrò, sulle scale mobili tenete la destra”

Dalla Rassegna stampa

Gli annunci a rullo che vengono irradiati dagli altoparlanti delle stazioni non bastano. I torinesi se ne infischiano e continuano a salire in ordine sparso sulle scale mobili delle stazioni della metropolitana, intasando la salita di chi va di fretta. Insomma, sono passati otto anni dal taglio del nastro del primo tratto della linea uno, ma i clienti non si sono ancora abituati a «tenere la destra ». E il consigliere del Pd, Silvio Viale, chiede conto a Gtt e al Comune sulla situazione: «Perché non si mettono dei cartelli che obblighino a stare sulla destra? ».Molti torinesi pensano che gli scalini delle scale si possano occupare senza problemi, in toto, non lasciando spazi a chi ha bisogno di correre. Cosa che fa arrabbiare non poco i rispettosi della legge non scritta che viene tenuta in considerazione da tutti i clienti delle metro in Italia e nel resto del mondo. A Milano sulle rampe delle scale mobili non mancano gli avvisi che invitano gli utenti a «tenere la destra».

Viale ha presentato un’interpellanza ed è arrivato a chiedere conto della situazione all’assessore ai Trasporti del Comune, Claudio Lubatti, e al sindaco Fassino. «L’interpellanza nasce da numerose sollecitazioni di utenti e dalla constatazione personale di quanti si ammassino sulle scale mobili noncuranti di chi le vuole percorrere salendo la scala mobile », sottolinea l’esponente radicale. E aggiunge: «È ormai una consuetudine internazionale che chi sta fermo si mette in fila sulla destra lasciando la sinistra a chi vuole passare salendo i gradini». La cosa che stupisce di più Viale è che non sono i clienti più anziani a non rispettare la «regola internazionale», ma i giovani: «Sono quelli più indisciplinati — dice — strano perché sono quelli che viaggiano di più, già abituati». È vero che Torino da poco ha la metro, ma otto anni è un periodo sufficiente per imparare il bon-ton sottoterra. «È una questione culturale — sottolinea Viale — forse perché non abituati, avendo una sola linea «non terminata» di metropolitana, i torinesi tendono a non mettersi in fila sulla destra in metropolitana, come viceversa avviene dappertutto. E la consuetudine non viene rispettata nonostante gli appelli, peraltro rari, degli altoparlanti per ricordare agli utenti di sostare sulla destra».

Secondo Viale chi si ammassa sui gradini, non stando sulla destra, «limita il tempo di chi vorrebbe salire i gradini in maniera più veloce. Mi chiedo perché Gtt continui a non collocare cartelli che invitino a stare in fila sulla destra per permettere a coloro che salgono la scala di scorrere sulla sinistra». L’azienda risponde che gli annunci dagli altoparlanti delle stazioni non sono rari. Anzi. «È vero che esiste il problema, riceviamo anche noi mail e lettere di torinesi che si lamentano per il comportamento di parte dei passeggeri. Cercheremo di sensibilizzare ancora di più la clientela». Perché non mettere i cartelli lungo le rampe delle scale mobili? «Non si tratta né di una legge né di un regolamento, rientra nelle buone pratiche - risponde l’azienda - verificheremo se è possibile aggiungere la cartellonistica».

 

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