Maxiemendamento incostituzionale. Barricate dell'opposizione

Dalla Rassegna stampa

Ostruzionismo e barricate. L'opposizione di centrosinistra promette battaglia alla Pisana per l'approvazione del bilancio. I capigruppo d'opposizione denunciano «manifeste, gravissime violazioni delle leggi e della Costituzione» che vengono consumate in Consiglio regionale e puntano l'indice contro l'uso insistito dei maxiemendamenti, citando due esempi su tutti: l'approvazione nell'agosto scorso di piano casa e assestamento di bilancio. Il centrosinistra ha presentato un parere «pro veritate» redatto dal costituzionalista Michele Ainis, ordinario di Istituzioni di diritto pubblico a Roma Tre. Un documento di 24 pagine allegato a una lettera inviata al presidente della Repubblica Napolitano, alla governatrice Polverini e al presidente della Pisana Abbruzzese. Secondo le opposizioni l'estate scorsa sono state commesse molte violazioni: sedute sospese senza preventiva convocazione, l'uso di submaxiemendamento della Giunta non preceduto da maxiemendamento per il piano casa, articoli non approvati dall'Aula e poi riproposti nel testo complessivo, nonché, in occasione dell'assestamento di bilancio, commi sconosciuti ai consiglieri. Il timore delle opposizioni è che, anche in dicembre, la maggioranza p ossa procedere utilizzando l'iter ritenuto incostituzionale. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche Mei (Api), Bucci (IdV), Nieri (Sel), Rossodivita (Radicali), Bonessio (Verdi), Romanzi (Psi) e Nobile (Fds). Tutti denunciano situazioni «illegali, paradossali e aberranti», proponendo a Monti «di abolire il Consiglio regionale» e ricordano la sanatoria della villa del Pdl Fazzone inserita in assestamento. Dura replica della Polverini: «Quand'erano maggioranza hanno usato la stessa metodologia. Si sono risposti da soli, non serviva un parere legale». Sul bilancio Montino promette «responsabilità e attenzione»: «Per noi la priorità è il sociale, sul quale dovrebbero esserci i tagli maggiori. Poi ci sono lavoro e imprese: è necesario affidare percorsi e processi che non siano solo ammortizzatori sociali. Servono azioni a favore delle Pmi e del credito». Sui vitalizi Montino ha aggiunto: «Abbiamo presentato una proposta sui tagli ai costi della politica che si basa su quattro punti: abolizione dei vitalizi, taglio delle commissioni da 20 a 12 (9 ordinarie e 3 speciali), firme per i consiglieri che partecipano alle sedute e tetto del 30% per gli assessori esterni».

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