È la Marcegaglia a dividere Montezemolo e Casini

Celebrato sulla rete a colpi di blog, lo scontro al centro tra Montezemolo e Casini non è una vera lite. Gli antichi legami e la condivisione di un percorso che ha visto l’ex-presidente di Confindustria e il leader dell’Udc allontanarsi parallelamente da Berlusconi non si interromperanno per una polemica, tra l’altro mitigata dai toni morbidi della risposta casiniana, molto diversi da quelli dell’attacco della montezemoliana “Italia futura”.
Ma al di là delle accuse sulla debolezza del programma uscito dalla tre giorni di Chianciano e sull’insufficienza della parola d’ordine del Monti-bis, la vera questione che divide Montezemolo da Casini è l’arruolamento di Emma Marcegaglia, la presidente, fino al maggio scorso, degli industriali italiani, giunta al vertice di Confindustria nel 2008 con l’avallo del suo predecessore, anche se i rapporti pubblici tra i due si erano successivamente deteriorati. Va detto che la presidenza della Marcegaglia - a differenza di quella di Montezemolo segnata da successo e da provvedimenti governativi che andavano in direzione delle aspettative degli imprenditori -, ha attraversato uno dei periodi più difficili dell’organizzazione, con difficoltà progressive di interlocuzione con la politica industriale di Palazzo Chigi, crescita di peso, al vertice dell’organizzazione, delle grandi imprese pubbliche, e l’uscita finale della Fiat, pochi mesi prima della conclusione del mandato della presidente.
L’idea che adesso la Marcegaglia annunci a sorpresa il suo ingresso in politica (seppure non ancora la sua candidatura in Parlamento), a fianco dell’Udc, non dev’essere risultata gradita a Montezemolo, che da anni ormai ha messo in piedi un raffinato gioco di attese, conferme e smentite sulla sua discesa in campo, con il risultato di tenere sempre viva l’attenzione su “Italia Futura” e riservarsi all’ultimo, per coglierne sapientemente il maggior vantaggio possibile, la trattativa su candidature ed eventuali alleanze.
Al punto che molti tra osservatori e concorrenti mettevano in conto che alla fine Casini e Montezemolo avrebbero trovato il modo di collegarsi e presentarsi insieme. Il sostegno a Monti e la piena condivisione del suo programma di risanamento anche per la prossima legislatura dell’Udc potevano integrarsi con le tesi sostenute sulla rete dal think-tank montezemoliano. Sembravano insomma andar bene uno per l’altro. Prima che a dividerli, anche se non è detto definitivamente, arrivasse la Marcegaglia e la disputa tra i due ex-presidenti di viale dell’Astronomia.
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