I marò: «Siamo innocenti, abbiamo fiducia»

«Tutti insieme, nessuno indietro»: è difficile non rimanere emozionati nell’ascoltare Latorre e Girone, dopo due anni di ingiusta detenzione, scandire con fiducia il motto del San Marco. Ieri i due fucilieri di marina coinvolti in uno scontro a fuoco in acque internazionali, il 15 febbraio 2012, e ancora trattenuti in India senza un’accusa formale, sono apparsi a «L’arena», di Massimo Giletti su Raiuno. Per loro, ma non solo per loro, domani sarà una giornata fondamentale, ci sarà infatti una nuova udienza della Corte suprema, che potrebbe essere decisiva. I nostri soldati si sono mostrati con i visi tesi, ma fermi, le divise impeccabili, e hanno manifestato uno spirito lucido e saldo. Quando il conduttore ha chiesto loro di lanciare un messaggio hanno risposto che, oltre a dare un «grande in bocca al lupo al nuovo governo», si sentivano appunto di dire: «Tutti insieme e nessuno indietro». «Non abbiamo tempo per i pensieri negativi - hanno aggiunto i due soldati - Siamo molto concentrati per risolvere la nostra vicenda». E ancora: «Queste 48 ore che ci separano dalla sentenza passeranno come sono passati gli ultimi due anni. Aspettiamo con i piedi per terra. Siamo innocenti», hanno aggiunto. E poi parole di speranza: «La nostra fiducia è rivolta a risolvere questa situazione con la legge, legge esaminata in base a trattati internazionali. Noi auspichiamo che la nostra innocenza venga evidenziata. Aspettiamo altre 48 ore con i piedi per terra».
Massimiliano Latorre e Salvatore Girone hanno poi parlato dei momenti più difficili: «Il periodo più brutto è stato quello passato in carcere. Come dei carcerati, noi che siamo soldati». Poi hanno raccontato di aver ricevuto dal Vaticano una foto di papa Francesco. «Ci è stata donata - hanno detto - per portarci conforto». «La forza di andare avanti - hanno concluso i fucilieri - ci è data da voi, da quanti quotidianamente hanno una parola e un pensiero per noi. Ma non meno dalla sofferenza dignitosa delle nostre famiglie». Presente alla trasmissione di Giletti anche il ministro della difesa Mario Mauro, che non ha mancato di sottolineare l’anomalia della situazione nella quale si trovano i nostri soldati da due anni: «Questa è una chiara violazione dei diritti. Non vogliamo prendere le distanze dalla morte dei due pescatori, ma quella vicenda non c’entra. È l’accusa che, sul fatto che fossero pirati, deve provare il contrario. Abbiamo 7mila ragazzi in giro per il mondo che si battono per la democrazia. È un paradosso che vengano accusati di pirateria coloro che erano al servizio contro la pirateria».
Ha poi proseguito: «L’Italia deve essere certa innanzitutto della loro innocenza. Questi ragazzi sono innocenti ed è inverosimile che a distanza di due anni non ci sia ancora la formulazione di un chiaro capo d’accusa, perché questa è una chiara violazione del diritto». E tra le tante manifestazioni di solidarietà con i nostri militari, ieri su Raiuno si è schierata anche Marina Ripa di Meana che, nell’imminenza del Festival di Sanremo, ha chiesto pubblicamente ai presentatori, Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, di appoggiare pubblicamente in trasmissione Girone e Latorre . Intanto «Oltre 70 persone dalla mezzanotte di ieri e fino a tutta la giornata di oggi, digiuneranno affinché l’India non ricorra alla normativa antipirateria e antiterrorismo contro i fucilieri»: questo l’annuncio dei i radicali Igor Boni, Giulio Manfredi e Silvio Viale, che vogliono dare in questo modo il loro appoggio a Girone e Latorre in attesa del pronunciamento della Corte suprema Indiana.
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