Malati, continua lo sciopero della fame

Dalla Rassegna stampa

Diciottesimo giorno di sciopero della fame per l’iniziativa non violenta avviata da Salvatore Usala, Giorgio Pinna e Mauro Serra assieme a centinaia di cittadini e malati di sclerosi laterale amiotrofica, la Sla. «È sconcertante e costituisce motivo di vergogna, che in un Paese che Berlusconi vanta essere la sesta potenza mondiale ci siano trattamenti da terzo mondo per i malati di Sla», denuncia Usala, malato da cinque anni e mezzo, costretto a stare in un lettino e parlare attraverso un computer speciale. Chiedeno al governo di occuparsi di loro e che l’esecutivo renda noto «l’effettivo utilizzo dei finanziamenti stanziati nel 2007-08 per i “comunicatori” di nuova generazione che consentono ai soggetti con gravi patologie e con compromissione della facoltà di parlare, di interagire con il mondo esterno». Ma anche di rendere «effettiva e operativa l’approvazione della nuova versione dell’assistenza protesica del nuovo Nomenclatore (non aggiornato dal 1999), in modo che sia garantita la fornitura adeguata a ogni persona con disabilità ». Sollecitano infine il governo ad «adottare le linee guida cui le Regioni si conformano nell’assicurare un’assistenza domiciliare adeguata per i soggetti malati di Sla». La copresidente dell’associazione Luca Coscioni e deputata radicale, Maria Antonietta Farina Coscioni chiede di «contribuire a questa iniziativa dandogli forza con una donazione, anche piccola, per sostenerla concretamente ». Come del resto hanno già fatto, anche online, esponenti politici, dell’associazionismo ma anche semplici cittadini.

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