Ma a «L'aria che tira» non si doveva parlare d'economia?

L'avvocato Luca Boneschi è uno scandalo umano, la faccia come il coccige della nostra classe politica.
Eletto deputato della Repubblica per i Radicali il 12 maggio '82, il Boneschi ha scritto in giornata la propria lettera di dimissioni e ha posato le sue terga a Montecitorio per sole 24 ore, giusto il tempo di maturare una pensione - anzi un "vitalizio parlamentare", mentre le liquidazioni si chiamano "assegni di solidarietà – di 3.108 euro al mese. Pagati da noi. A dare la notizia, alle 10.35 del mattino, roba che ci reca l'usuale travaso biliare è Mario Giordano, ospite in collegamento a L'aria che tira, programmino di consigli d'economia condotta da un'appariscente Myrta Merlino. A Giordano è rimasta la ferocia da grillo parlante di sempre. Traendo spunto dal suo best seller Sanguisughe (Mondadori), l'uomo comincia a sparare bordate terribili sulla casta che percepisce di pensione il 513% di quel che versa; sulla vergogna che, in tempo di crisi, alberga nelle agevolazioni dei politici, sui biglietti gratuiti per treni e aerei; sulla crisi economica e di valori che dà una scossa a noi cronisti assuefatti allo schifo, e riga quasi di commozione il volto della "signora Elisabetta", una sorta di casalinga di Voghera intruppata tra gli ospiti. Ospiti che qui non sono una folla. Oltre al giornalista e alla signora estratta dalla "gente comune" spicca la corpulenza di Giuliano Cazzola, onorevole prossimo alla pensione, che non ci sta al "massacro della classe politica". Cazzola cita Salvemini: "la classe politica è per il 10% il meglio del Paese, per il 10% il peggio, e per l'80% è come il Paese", omettendo che dal secolo scorso le percentuali si sono modificate, in peggio. In una scenografia da Prova del cuoco col sottofondo sonoro di Mambo italiano scorre qualche servizio nervosamente populista e anti-casta.
La Merlino smista palle e provocazioni sotterranee; il linguaggio è accessibile anche alle colf straniere, che dato il tema giustamente s'incazzano. Il tema pensioni, per inciso, era stato toccato anche il giorno prima, e minaccia d'esserlo pure il giorno dopo. Il che va benissimo. Per una trasmissione politica, alla Agorà. Ma, scusate, qui non si doveva parlare d'economia?...
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