L'ultimo insulto di Tettamanzi: «Che ignoranti»

L'arcivescovo Dionigi Tettamanzi «Imam di Milano»? «Chiunque abbia un minimo di buon senso non può che aver preso con umorismo affermazioni così ridicole. Ma quel che sorprende è l'ignoranza e gli equivoci che vi soggiaciono». Così risponde il cardinale prossimo a lasciare la guida della diocesi meneghina nell'intervista concessa a Gad Lerner ieri su Repubblica. «Per quanto mi riguarda», aggiunge, «ero sorpreso e indifferente nello stesso tempo» per quelle che definisce «boutade prive di fondamento», anche se «è giusto chiedersi come è possibile che qualcuno arrivi a livelli così infimi». Ricorda Tettamanzi: «Quando arrivai alla diocesi di Milano, trovai la serenità della fede e della speranza cristiana; era probabilmente più al di fuori della Chiesa, in ambienti politici o in realtà ecclesiali ad essi collaterali e pertanto politicizzate, che si auspicavano passi indietro rispetto a una stagione di dialogo». Per l'arcivescovo di Milano, «quando si criminalizza tutto l'Islam si ottiene solo l'effetto di inimicarsi persino coloro che in quel mondo potrebbero essere alleati nella lotta all'integralismo».
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