Lukashenko, è polemica per le lodi di Berlusconi

L`amore del popolo bielorusso per il presidente Aleksandr Lukashenko si vede «dai risultati elettorali che sono sotto gli occhi di tutti». Su queste parole di Silvio Berlusconi, in visita a Minsk, primo leader occidentale da almeno dodici anni dal leader bielorusso isolato dalla comunità internazionale anche per il sospetto di brogli nelle elezioni si è scatenata la polemica in Italia. Il presidente bielorusso ha anche aperto gli archivi del Kgb al premier italiano consegnandogli fascicoli che vengono direttamente dagli archivi dei servizi segreti russi e bielorussi. Pier Ferdinando Casini si è detto «sbigottito», mentre Piero Fassino accusa «una sconcertante manifestazione di superficialità e di non conoscenza dello scenario internazionale, che rischia di confermare l`immagine di una politica estera italiana oscillante e confusa». La prima a suscitare perplessità sulla missione di Berlusconi a Minsk era stata la leader radicale Emma Bonino, parlando di un viaggio «misterioso». Pronta la replica del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti. «Ma quale giallo internazionale? Bonino si consoli, non c`entra niente Agatha Christie».
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