L'Ucraina dice no alle visite a Cernobyl

Dalla Rassegna stampa

L'Ucraina dichiara illegali le visite a Cernobyl. Il tribunale amministrativo di Kiev ha messo al bando le gite turistiche nell'area di alienazione della centrale nucleare, accogliendo un ricorso della procura generale. Secondo i giudici, il decreto del ministero delle Situazioni di emergenza che aveva consentito fino ad oggi di visitare le aree contaminate di Cernobyl contravveniva a un precedente decreto del Consiglio dei ministri. Non solo. La legge non aveva mai ricevuto nemmeno il benestare del ministero dell'Interno, che ha il compito di controllare i movimenti di persone e cose verso e dalla zona di alienazione. Le visite guidate nella zona di alienazione di Cernobyl erano iniziate nel 2001, attirando centinaia di turisti in cerca di emozioni forti. Chi avesse deciso di entrare nell'area ancora altamente contaminata dalle radiazioni aveva infatti la possibilità di farsi una passeggiata tra gli edifici abbandonati di Pripiat, una cittadina-fantasma a ridosso della centrale nucleare e abbandonata in fretta e furia. Lì il tempo si è fermato 25 anni fa: sui balconi sono ancora stesi panni che nessuno ritirerà mai, e nelle scuole i banchi sono ancora ordinati come lo erano al momento dell'evacuazione, con le penne e i libri ancora aperti. Il pezzo forte della gita resta però il sarcofago del reattore numero 4, con numerose crepe e ancora in attesa di essere restaurato.

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