Libia, Cnt nel caos si dimette il numero due

Il vicepresidente del Consiglio nazionale di transizione (Cnt) libico, Abdel Hafiz Ghoga, ha annunciato ieri le sue dimissioni alla tv panaraba al Jazeera. «Ho scelto di dimettermi - ha dichiarato in una telefonata all'emittente - nell'interesse della nazione».
Facendo seguito a una serie di manifestazioni che in questi giorni lo hanno preso di mira, anche fisicamente, Abdel Hafiz Ghoga ha spiegato ad al Jazeera: «Le mie dimissioni in questo momento sono necessarie».
E ha aggiunto che, non essendoci più il consenso necessario «ai più alti interessi nazionali» e prevalendo «l'atmosfera di incertezza e odio, non voglio» che lo scontro «sulla mia persona continui e danneggi il Cnt» e la sua operatività.
Ghoga è stato più volte accusato di essere «un opportunista» dai manifestanti che gli hanno a più riprese ricordato di essere stato per anni tra i più stretti collaboratori del colonnello Muammar Gheddafi, rovesciato e ucciso proprio dai ribelli del Cnt con il determinante appoggio della Nato.
Giovedì scorso Ghoga era stato insultato e aggredito all'università di Ghar Yunes, a Bengasi, dove era andato per partecipare a una cerimonia in memoria dei «martiri della rivoluzione» che hanno eliminato il raìs.
Intanto è stata rinviata alla prossima settimana l'adozione della legge che, in giugno, dovrebbe portare all'elezione di una Assemblea Costituente in Libia. Lo ha riferito un membro del Cnt, aggiungendo che probabilmente decadrà la quota del 10% che si diceva sarebbe stato riservato alle donne. «La legge - ha detto Abdel Razak al-Aradi - doveva essere annunciata oggi (ieri ndr), ma alcuni articoli dovranno essere riesaminati. La legge sarà adottata il 28 gennaio».
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