Lettera - Strage di Brescia fermiamo le armi

Gentile Direttore, mentre il nostro Stato compra 90 caccia-bombardieri F-35, una nuova strage si consuma a Brescia: un uomo ha ucciso 4 persone, tra cui la sua ex compagna e la figlia di lei. La soluzione è una soltanto: disarmarci tutti, smilitarizzarci, deporre ogni strumento di morte. Così che nessuno possa sparare, che sia poliziotto, generale o malato mentale: improvvisarsi cecchino, rapinare e uccidere, essere rapinato e uccidere, essere depresso, geloso o lasciato dalla propria moglie e sparare, in preda al cosiddetto raptus. Mettiamole fuori legge una volta per tutte, le armi. E gli armamenti. Che ci deve fare un essere umano con una pistola? Contro la vendita e l’uso delle armi, attuiamo l’unica obiezione di coscienza e di inconscio possibile: disarmiamoci. Lo dica anche la Chiesa, magari, che a proposito non si è mai espressa – troppo impegnata a tutelare le vite embrionali e vegetali, piuttosto che le vite umane. Rendiamo clandestino chi gioca ai cowboy, non l'immigrato che arriva disarmato! E facciamo emigrare quelli che vogliono sparare, non le coppie sterili che devono ricorrere alla fecondazione assistita... Ma è davvero così ingenua e peregrina l’idea di chiedere una moratoria di tutte le sparatorie e di diventare così il primo Stato al mondo dove le armi da fuoco sono fuori legge?
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