Lettera - Gli slanci moralistici della sinistra

Mi riesce difficile apprezzare lo slancio etico e moralistico di cui sono di recente preda gli esponenti della sinistra. A partire da Emma Bonino, che - assunti i panni di una novella Maria Goretti - parla di «vulnus istituzionale» a proposito di Noemi, D’Addario e socie, dimentica di aver fatto eleggere in Parlamento Cicciolina e Toni Negri. Continuando con gli esponenti del Pd, che hanno tuttora come loro icone sia Kennedy che Clinton: a carico del primo e del fratello, si sa, circolavano insinuazioni riguardanti persino la fine di Marilyn; il secondo faceva quel che faceva, e per di più in ufficio ed in orario di lavoro, non a casa sua e di notte. E per finire, la «fregola» per il 150° anniversario del Regno d’Italia e per l’Inno di Mameli, da parte di chi lo storpiava cantando «...con l’elmo di Scipio s’è rotta la testa», e che ora esalta sia Vittorio Emanuele II, noto puttaniere e padre della Patria grazie all’esercito di figli illegittimi, sia Cavour, che inviava la plenipotenziaria contessa di Castiglione nei letti dei maggiori politici dell’epoca, a partire da Napoleone III. Per il bene della futura Patria, s’intende!
Mario Casirati
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