Lettera - Se il silenzio e d'oro in politica

Dalla Rassegna stampa

Caro Colombo, ho sentito a Radio Radicale che quel partito ha deciso un silenzio di quattro giorni, una specie di ritiro spirituale, forse per ripensare la situazione. A parte il tentativo di richiamare attenzione, che senso ha? I parlamentari sono parlamentari perché parlano...
Arnaldo

Sorvolerei sul tentativo di richiamare attenzione. E un impegno costante di tutti i politici, ma i Radicali hanno una caratteristica in più: godono di una cauta discrezione (specialmente in Rai, ma diffusa anche negli altri media) per cui di loro o non si parla o tutto si risolve in pochi secondi o due righe. Forse perché usano poco la parola "cazzo" che adesso è il grido di guerra della politica forte. Ma il silenzio è tenace intorno a loro persino quando sono sul punto (è accaduto) di evitare la guerra in Iraq organizzando l'esilio di Saddam Hussein, invece della distruzione totale. Adesso mi chiedete perché io - un po' controcorrente nomini così spesso i Radicali in questa rubrica. È presto detto. Avranno anche i difetti di tutti i politici (meno uno, i soldi) ma si occupano degli altri. Per esempio dei migranti e dei rom (i soli, oltre a piccoli gruppi cattolici); per esempio i carcerati (di nuovo soli o quasi); per esempio in difesa dei diritti umani e civili di coloro da cui grandi e robusti partiti stanno alla larga (salvo discorsi); per esempio le condizioni della giustizia in Italia e i processi che non finiscono mai. Insomma, mi interessa questo fare cose che nessuno fa e che, come si vede, non portano un mare di voti. Adesso quattro giorni di silenzio. Come minimo, incuriosisce. Diciamo almeno che il fatto è insolito, che è strano, che non era mai accaduto prima in politica. Mentre tutti sono occupati a dire le colpe (vere, purtroppo) oli tutti gli altri, in casa radicale, che è poi la casa del Dalai Lama quando viene in Italia e del segretario di quel partito, Demba Traorè, che è nero, avocato, viene dal Mali, ed è sfuggito per miracolo agli scontri del recente colpo di Stato in quel Paese (che è forse il nuovo Afghanistan, dice il ministro Riccardi) hanno deciso di fare alcuni giorni di silenzio. Dite che non fa notizia? Forse. Secondo me vale la pena di farlo notare.

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