Lettera – Sciopero della sete? Lo facciano per i rifiuti

Dalla Rassegna stampa

Egregio direttore, Marco Pannella ha terminato lo sciopero della sete a Chianciano contro la condanna a morte del ministro iracheno, l’assassino Aziz, mentre i radicali si lamentano per le carceri italiane colme di persone condannate. Vorremmo sapere quando Pannella ed i radicali italiani si ricorderanno di essere parlamentari italiani in Italia, ove i problemi sono tanti e gravi e quando si asterranno dal bere e dal mangiare per i problemi nostrani, quali anche quelli della monnezza a Napoli e Campania oppure del rispetto verso tutte le leggi.
Mario De Florio, Caserta

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