Lettera - Il rogo dell’umanità

Quasi senza parole… E quasi è il sussulto di essere umani. Come loro. Due barboni bruciano in un sottopasso romano, eretici involontari. Arsi vivi dall’inquisizione dello spread, di quella economia rampante che li lascia fuori, banditi, rigettati. Quasi senza parole… E quasi è un’onda che respinge le frasi assassine di chi dice ogni giorno che ci rubano il lavoro, che ci rubano lo spazio, che ci rubano il tempo. E quasi è la nonviolenta rabbia che grida contro l’accoglienza falsa, la bugiarda solidarietà di quanti cospargono gli ultimi di incenso, ma non li proteggono. Perché l’incenso non è ignifugo. E gli ultimi si carbonizzano, muoiono. Con loro, brucia la nostra umanità.
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