Lettera - Radicali in carcere

Dalla Rassegna stampa

 

Caro Colombo, non ti sembra che tutta questa voglia di farsi trovare in prigione a Ferragosto, specialmente da parte di personaggi come dell'Utri, sia nient'altro che una passerella per farsi notare e citare? Vittore

 

Facciamo come dicono nelle scuole di giornalismo. Prima il fatto, poi l'opinione. Il fatto è che nessuno, politico o no, con un tipo o l'altro di reputazione, si era mai sognato, fino all'anno scorso, di rovinarsi il Ferragosto vistando le carceri e verificando le condizioni dei carcerati. Certo, era accaduto, in passato, soprattutto in spirito religioso e di carità.

Qui la storia è un'altra. Un partito politico, i Radicali, che dedica gran parte del suo intenso attivismo politico ai diritti civili, ha proposto, e realizza, questa visita festiva alle carceri perché non vada perduto un pezzo importante di conoscenza delle condizioni e della vita italiana in questi anni. Abbiamo tutti notato che mezza Italia è sui tetti o perle strade in questi mesi, per protestare e chiedere attenzione politica, ultimi i pastori sardi che l'altro ieri hanno occupato l'autostrada e l'aeroporto di Olbia. I carcerati, a meno di una rivolta (che tanti temono e per cui nessuno fa niente) possono solo suicidarsi. E lo fanno in tanti, se le loro condizioni di vita in carcere sono come sono, disumane. I Radicali, perciò, hanno pensato di portone la politica nelle celle di tre metri per due cori quattro letti a castello. E un solo bagno per 40 persone. La notizia è talmente grande che molti giornali e tv ne hanno dato l'annuncio coree se si fosse prodotta da sola, tipo un'alluvione, senza citare i Radicali che hanno pensato e realizzato (soprattutto con il lavoro di Rita Bernardini) tale iniziativa, e l'hanno portata in tutta Italia. L'opinione (la mia opinione) è un sentimento di gratitudine e di orgoglio. La vita pubblica italiana, che pure è al suo peggio, può ancora generare un simile impegno in difesa di diritti totalmente negati di persone totalmente isolate. Se poi c'è Dell'Ultri, consentiamogli atti e sentimenti che, per una volta, non disonorano né lui né il Paese. E fanno notizia. A patto di collegare questa notizia a chi l'ha generata. I Radicali.

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