Lettera - La produttività alla Camera

Ho letto nell'articolo di Antonello Caporale, alcuni dati tratti dal rapporto sull'attività del Parlamento realizzato da Openpolis, secondo cui risulterei al decimo posto trai deputati più improduttivi del 2010. Ho verificato che i criteri in base ai quali è stato calcolato l'indice di produttività sono: «la tipologia di atto, il consenso ricevuto dall'atto, il suo iter e la partecipazione del parlamentare ai lavori» nelle Commissioni permanenti e in Aula. Ritengo che tali criteri non riflettano la complessità del lavoro parlamentare, che non si esaurisce soltanto nell'attività legislativa, ma si esplica anche in delicate funzioni di vigilanza e controllo. I criteri adottati sono pertanto inapplicabili al lavoro di un organismo qual è il Copasir, cui è demandato il compito di vigilare sui Servizi di intelligence attraverso attività e atti che per legge sono segreti. Per questo ritengo discutibili e fuorvianti i risultati della ricerca: com'è possibile valutare la mia produttività senza tener conto della peculiarità dell'organismo che ho la responsabilità di presiedere?
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