Lettera - Porta Pia, una breccia presto rimarginata

Dalla Rassegna stampa

Caro Orlando, ve ne sarete dimenticati anche quest'anno. Oppure giusto un trafiletto, tanto per non dare troppo nell'occhio. E per non dire che un manipolo di radicali oggi (ieri, ndr) sarebbe stato lì, per celebrare una data senza più importanza e per chiedere l'indipendenza dell'Italia dallo stato vaticano. Per gridare al vento che paghino le tasse italiane pure loro, soprattutto in un momento di crisi economica: visto che condividiamo gioie e dolori; spazi e tempi e leggi. Anche se noi siamo una loro piccola enclave, i nostri problemi dovrebbero riguardarli, no? Quanta acqua è passata sotto i ponti di Roma, da quel fatidico giorno in cui una breccia secolare fu aperta nel muro della loro anaffettività. In poco tempo è stata rimarginata, quella breccia, quella terrena ferita. E oggi è come se non fosse mai esistita. A Porta Pia, soltanto un cartello, una freccia: per il Vaticano, girare a destra.

Paolo Izzo, email

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