Lettera - Il paradosso del nucleare nel belpaese

Caro direttore,
in merito alla questione nucleare: come è possibile che neppure nella nostra compagine governativa si sia riflettuto sul fatto che proprio quanto accaduto in Giappone è la riprova della quasi assoluta sicurezza di tale fonte di energia? Laggiù una centrale vecchia di 40 anni ha riportato danni non catastrofici dopo un eccezionale tsunami. Nonostante le ansie dei nostri luddisti contrari al nucleare, l'apocalisse atomica è ben lungi dal verificarsi. Certo, tra altri 500 anni, dice la statistica, ci potrà essere un altro terremoto della stessa forza, ma andrà ad impattare su centrali mille volte più sicure. Che facciamo: fermiamo il progresso per mezzo millennio?
Nicola Fusella
Caro Nicola
sulla questione andrebbe fatta una seria riflessione tecnica, lontana dagli elementi emotivi che gravano sull'opinione pubblica. Ma figurarsi se noi siamo in grado di scegliere, nel bene o nel male. Tutti i governi adottano moratorie o verifiche? Noi ci accodiamo. Senza avere le centrali.
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