Lettera - Onore al giornalista radicale che di nome fa Massimo Bordin

Da attento ascoltatore di Radioradicale ero curioso di sentire se Massimo Bordin, nella sua rassegna stampa, avrebbe tenuto conto di quanto aveva scritto ItaliaOggi a proposito della confusione in cui era incorso a proposito dell'inesistente obbligo del Pdl per depositare le firme di sottoscrittori delle liste. Ebbene, ho sentito con piacere che il curatore di «Stampa e regime» ha dichiarato di fare «amplissima ammenda» per l'errore commesso, presentando «ampie scuse» e dando «riconoscimento a ItaliaOggi». Onore al giornalista radicale, per la correttezza dimostrata. Quanti altri giornalisti avrebbero glissato oppure mendicato scuse o scivolato per la tangente?
Marzio Corvi - Roma
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