Lettera - Nessun comico disoccupato

Dalla Rassegna stampa

Dopo le dimissioni del Cavaliere, anche i comici italiani si lamentano. Dicono di non aver più lavoro con l'arrivo di Monti e dei suoi seriosi Bocconiani. Non è così. L'unico settore produttivo non in crisi in Italia è proprio quello della comicità e della satira. Sulla scena politica restano ancora tanti soggetti e tutti ben caricaturabili, quali Scilipoti, Bossi, Brunetta, La Russa, Renzi, Santanchè, Mussolini, Giovanardi, Pannella, Ghedini, Sgarbi e Buttiglione, senza parlare poi dei tanti super quotati Fede, Ferrara e Vespa. I comici, tra cui Crozza, Benigni, Guzzanti e Fiorello, non corrono alcun pericolo di perdere lavoro né di subire la crisi.
Mario De Florio

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