Lettera - Monti di parte

Mi è capitato, sabato scorso, mentre in macchina con la mia famiglia percorrevo l'autostrada, di ascoltare su Radio radicale la conferenza del presidente del Consiglio all'assemblea di Confindustria. Io sono fiduciosa nell'operato del professor Monti, per carità. Ma non sono riuscita a non provare un sottile brivido quando, con un tono tra il saccente e il compassionevole, ha parlato dei partiti che si preoccupano del discredito che stanno vivendo. "Cara Emma", ogni tanto diceva rivolto alla Marcegaglia. E poi, ancora, quando ha accennato a Marchionne è stato per difenderlo. Monti mi sembra sempre meno "super partes" e più "di parte".
Giulia Ricci
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