Lettera - Il mondo di CL e la politica

Un articolo sul Corriere del 21 marzo («I primi dubbi di CL sul governatore amico») ci costringe a una precisazione, dettata dal modo con cui CL viene coinvolta dai media nelle vicende della politica. Quando si parla del governatore Formigoni ci viene imposto solitamente l'abito degli accusati, questa volta sembra invece che dobbiamo indossare quello degli accusatori. Ma l'uno e l'altro vestito ci stanno stretti. A queste opposte strumentalizzazioni non intendiamo dare corda: il Movimento, infatti, è nato ed esiste solo per educare la persona ad assumersi la propria responsabilità nel mondo, stimando profondamente la libertà di ciascuno. Nell'incoraggiare ciascuno a prendersi una responsabilità, facciamo a gara nel richiamarci l'un l'altro ai criteri ideali dettati da una fede che c'entra con tutta la vita. In questo modo ciascuno ha i criteri per verificare se, nel proprio modo di pensare e di agire, serve la verità e collabora al bene comune - si tratti di essere casalinga, imprenditore o politico con tutti i rischi che comporta ogni atto. Questa educazione continua - che ci sta facendo scoprire compagni di strada ovunque - è l'unico contributo che, come comunità cristiana, sentiamo di potere dare anche a chi fa politica.
Alberto Savorana, Ufficio stampa CL
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