Lettera - L'8 per mille meglio darlo a rabbini e pastori

Dalla Rassegna stampa

Mi rendo partecipe della gioia che altri lettori, ma anche persone sentite nella vita di tutti i giorni, provano per aver devoluto il loro 8 per mille allo Stato anziché alla Chiesa, soprattutto dopo l'uscita infelice del cardinal Bagnasco. Ecco cosa succede a parlare a vanvera per ingraziarsi la sinistra, costringendo poi il Pontefice a mandare qualcuno a ricomporre le fratture ed evitare che, per ripicca, si dia ascolto ai radicali imponendo il pagamento dell'Ici a tutte le proprietà del Vaticano. Penso che la botta dell'8 per mille perduto sarà ancor più bruciante se molta gente avrà deciso, come me, di dare quei soldi a una confessione diversa, tipo i protestanti o la comunità ebraica.

Gualtiero Mortillaro
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