Lettera - Impediamo la chiusura

Cara "Liberazione", mi piacerebbe che la crisi del giornale fosse come fare un passo indietro per prendere la rincorsa e farne due in avanti... sarebbe bello... Purtroppo non si è compreso che un giornale serve come l'aria che respiriamo e credo che questo non sia nemmeno inteso da tutti gli iscritti a Rifondazione, ancora troppo divisa al suo interno, ancora non si è capito che dobbiamo valorizzare le differenze, soprattutto in questo periodo dove le posizioni di sinistra sono emarginate da tutti. Infatti non a caso l'attacco alla libertà di stampa arriva in questo momento e nessuno, dal Capo dello Stato all'ultimo dei deputati o senatori ha difeso il diritto a questa libertà. Oramai nel nostro paese la Costituzione è quello che dicevano i leghisti, ovvero carta igienica. L'articolo 11 è stato mandato al macero da anni, quello che vieta la ricostituzione del fascismo lo stesso, quello sulla libertà di stampa lo vediamo in questi giorni cosa vale, e non è per mancanza di soldi che succede questo, perché vediamo che per partiti servi del regime si trovano (ai radicali hanno fatto un bel regalo di Natale). Insomma bisognerebbe capire che oggi l'unità è un vero atto di resistenza allo stato di cose presenti. Dicono che tra poco più di un mese anche "il manifesto" cesserà le pubblicazioni. Così dicono e se non faremo nulla così sarà. Ma credo che se tutte e tutti comprendiamo cosa c'è in gioco allora potremo impedirne la chiusura, dell'uno e dell'altro, sarà come vincere una grande battaglia. Non arrendiamoci all'esistente. Forza!
Francesco Giordano via e-mail
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