Lettera - Gheddafi: l'amico ricercato

Caro Colombo, se capisco bene, dal febbraio 2009 l'Italia è legata da un trattato di alleanza e di partenariato con un ricercato per crimini contro l'umanità, certo Gheddafi. A meno che il trattato, che è stato salutato dalle Frecce Tricolori, sia stato nel frattempo abrogato. Ti risulta?
Anna Chiara
Non mi risulta. Anzi, so con certezza, come membro della Commissione Esteri della Camera dei Deputati, che il trattato, presentato al Parlamento italiano come un evento storico e l'inizio di una nuova epoca, approvato da destra e sinistra con la stessa entusiastica convinzione (contrari solo i Radicali e pochi altri) è tuttora un documento diplomatico intatto. Se insisto nella domanda, come ho fatto varie volte, con il Ministro Frattini, mi viene risposto con la seguente trovata: poiché esiste una decisione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU che autorizza l'intervento armato in Libia, e poiché l'Italia ha accettato di far parte di quella missione militare, il trattato si è automaticamente estinto. Il problema è che non esiste, nel diritto internazionale, l'estinzione automatica di un trattato valido. Non una parola è stata detta, non un gesto diplomatico formale è stato compiuto per dichiarare la cancellazione del trattato.
Al contrario, l'Italia, sia attraverso la Lega, sia per bocca del ministro degli Esteri (e questo fatto, certo, è più sorprendente) chiede continuamente, in un modo o nell'altro, di sottrarsi all'impegno militare, che sarebbe la prova che il trattato non c'è più.
Ricorderete che la Lega ne ha fatto uno dei punti irrinunciabili di Pontida, e Frattini ha chiesto formalmente di interrompere tutto per creare "corridoi umanitari"; richiesta di buon senso se fatta da altri, ma disorientante se fatta dall'unico dei Paesi coinvolti che sia legato al "nemico" e stia combattendo in violazione di uno specifico articolo del trattato (l'art. 19, che impedisce l'uso di basi italiane contro la Libia, per qualsiasi motivo). Adesso la storia si complica. Siamo legati da un trattato con un ricercato per crimini contro l'umanità, e qualsiasi processo dimostrerà che quei crimini precedono il nostro legame di partenariato.
Il mondo lo sapeva. Ma l'Italia, di una parte politica e dell'altra, ha fatto finta di niente. Ecco come si scrivono le brutte pagine della Storia.
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