Lettera - Gelmini: è il Pdl il partito più sensibile ai valori cattolici

Dalla Rassegna stampa

 

Caro direttore, l'editoriale di ieri di Aldo Cazzullo consente di ragionare su un tema centrale della politica italiana: il ruolo dei cattolici e la capacità del sistema dei partiti di rappresentarne le istanze. Cazzullo segnala una forte «preoccupazione» e mette in dubbio il rapporto che nei fatti e nella sostanza lega noi di centrodestra con l'articolato universo del cattolicesimo italiano. Ritengo dunque utile proporre qualche riflessione. Intanto va detto che non esiste e non deve esistere il partito dei cattolici. Tutto sommato non lo era neppure la Democrazia cristiana, che pure dichiarava già nel suo nome la propria chiara ispirazione. A ricordarci come stanno le cose è don Sturzo, quando spiega la genesi del Partito Popolare: «Non ci siamo chiamati partito cattolico: i due termini sono antitetici; il cattolicesimo è religione, universalità; il partito è politica, divisione». È quindi privo di senso immaginare rapporti «esclusivi» della Chiesa verso questo o quel movimento politico. Detto ciò, è di tutta evidenza che noi, noi del Pdl, siamo il grande partito dei moderati di cui parla Cazzullo. Non credo dunque che i moderati si siano eclissati. Essi sono rappresentati in gran parte dal Pdl, che ne incarna speranze e umori, progetti e sensibilità.
Non a caso nel Pdl ci sono personalità che sempre hanno dialogato con l'area cattolica come Letta e Tremonti. O che provengono da quel mondo come Rotondi, Formigoni, Giovanardi e tanti giovani ministri e parlamentari. Non è un caso inoltre che a guidare e fondare questo partito sia un uomo come Silvio Berlusconi, con una storia da imprenditore nel cuore della «bianca Lombardia», attento anche a iniziative del mondo cattolico (penso al San Raffaele di don Verzé) e che ha studiato e si è formato dai salesiani.
A riprova di quanto affermo c'è il nostro programma. E c'è il nostro governo. Noi lavoriamo mettendo al centro l'elemento che più sta a cuore al mondo cattolico, vale a dire la difesa e la promozione della persona e della famiglia. Ecco allora i grandi sforzi di coesione messi in atto dal ministro Sacconi, strenuo sostenitore di un welfare dei meriti e non dei raccomandati, del lavoro «vero». Ecco allora l'impegno su scuola e università, con riforme che possono piacere o meno, ma sempre ispirate ai principi di autonomia e responsabilità cari al mondo cattolico. Ecco il nostro impegno per la vita in ogni sua condizione e contro la cultura della non-vita, che passa per l'aborto e l'eutanasia. Un governo che difende sempre la vita, come nel caso Englaro, che vuole regole chiare sulla fecondazione assistita, che difende il valore simbolico del crocifisso anche contro un'Europa che vuole disfarsi troppo velocemente della propria storia. D'altronde, come può il grande sentimento «politico» dei cattolici italiani trovare spazio in questo centrosinistra? Il disagio di molti esponenti della ex Margherita lo dimostra.
La prova di questo disagio sono anche le parole e le azioni di Francesco Rutelli, che ha presto preso un'altra strada. Basta rileggersi le mille dichiarazioni di esponenti dell'opposizione che di fronte alle riflessioni pubbliche di Benedetto XVI hanno più volte fatto ricorso al termine «ingerenza», segno di ottusità culturale e intolleranza politica. Cazzullo poi indica nel Federalismo un tema di possibile scontro tra noi e il mondo cattolico organizzato. Per noi Federalismo significa non certo esclusione ma anzitutto dare piena realizzazione al principio di sussidiarietà. Per concludere, qual è il compito dei cattolici in politica? Non dunque una antistorica unità politica o di partito, non certo la costituzione di un terzo polo anch'esso retaggio di vecchie logiche, ma un confronto e uno sforzo comune che superi le logiche degli schieramenti nell'interesse del Paese. Auspico che in Parlamento i cattolici presenti nelle diverse formazioni politiche sappiano ritrovarsi e, con l'equilibrio e la moderazione che sono proprie di questo mondo, proporre azioni forti e coraggiose.

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