Lettera - Il Forum nucleare italiano

In riferimento alla lettera «Lo spot sul nucleare» (Corriere, 8 gennaio), segnaliamo che il Forum è un’associazione non profit che opera in modo del tutto trasparente per garantire che la discussione si svolga in modo non ideologico allo scopo di sviluppare la cultura scientifica dei cittadini. Non è, e non vuole essere, un’organizzazione al di sopra delle parti. Non si finge neutrale. Al contrario, esprime in modo chiaro nel suo Statuto (disponibile nel nostro sito Internet www.forumnucleare.it) la convinzione che quella nucleare sia una scelta necessaria per il Paese. Ma ritiene che la scelta debba essere accompagnata da una discussione feconda e da un’informazione a tutto campo.
Riteniamo infatti che sia prima del referendum del 1987, sia dopo quella consultazione popolare, il dibattito sui media sia stato monopolizzato dalle voci contrarie al nucleare, spesso con motivazioni lontane dalla realtà e non fondate su criteri scientifici e oggettivi. La lista dei soci, che attualmente sono 25 (Alstom Power, Ansaldo Nucleare, Areva, Confindustria, E.on Italia, Edf, Edison, Enel, Federprogetti, Flaei/Cisl, Gdf Suez, Sapienza Università Di Roma, Politecnico di Milano, Sogin, Stratinvest Energy, Sviluppo Nucleare Italia, Techint, Technip, Tecnimont, Terna, Uilcem/Uil, Università di Palermo, Università di Genova, Università di Pisa, Westinghouse), è anch’essa disponibile sul nostro sito Internet. La campagna pubblicitaria che il lettore ha avuto modo di vedere, ha un investimento complessivo di 6 milioni di euro, totalmente finanziati dai soci fondatori e ordinari del Forum (sono esclusi i soci onorari, quali Università, che partecipano a titolo gratuito), con l’obiettivo di dare un contributo significativo al rinnovato dibattito sull’opzione tecnologica nucleare nel nostro Paese.
Carlos Alberto Mendes Pereira
Ufficio stampa
Forum nucleare italiano
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