Lettera - Forse in nome dell’ethos qualcosa cambierà

Dalla Rassegna stampa

Famiglia Cristiana, il Vaticano, la Cei, Napolitano, tutti a difesa della moralità ed etica.
Io sarei dello stesso parere se questo valesse sempre e per tutti, ed invece non è così, l’iter etico sembra valido solo per il premier, la bandiera etico-morale viene sbandierata anche dalla signora Bonino, lei che fotografata a praticare aborto con una pompa per bici, di certo non pensava all’etica, neppure quando gridava slogan su spinello libero, lei fautrice de «l’utero è mio e lo gestisco io», ora è imbarazzata da un premier lascivo. Forse da tutto questo nascerà qualcosa di positivo, basta ragazzine di 12/13 anni in giro a sculettare, a bere birra, a fumare e a fornicare (per usare un aggettivo caro alla Cei) nei bagni di scuole e discoteche, basta ragazzette sui mezzi pubblici che si strusciano sedendosi in grembo a ragazzotti foruncolosi, slinguazzando e guardando di sottecchi gli astanti per vedere se li hanno stupiti, basta finte occupazioni di aule scolastiche ed universitarie per fare orgette con l’alibi dell’anti Gelmini, basta pletore di bimbe travestite da miniescort fatte sfilare da mamme «commosse» con il viso gonfio di botox, su passerelle di stilisti che ormai vestono tutto e tutti, uomini, donne, trans, bambini e anche cani. Sì forse qualcosa potrebbe cambiare in nome dell’ethos.


Daniela Portaluppi
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