Lettera - Formigoni re di Lombardia

Dalla Rassegna stampa

Caro Colombo, una curiosità mi tormenta: ma perché Formigoni appare un giorno sì e un giorno no forse due giorni sì) nei tg, nei talk-show, persino nei programmi della notte? È vero, ci sono molte ragioni di parlare della Lombardia, dalle festose vicende di Arcore alla consigliera Minetti, da certe firme false che, se accertate, dovrebbero far crollare il governatore, alla sottomissione alla Lega che lo costringe a celebrare, invece della festa dell'Unità d'Italia, una "festa della Lombardia". Però nessuno chiede niente di queste cose a Formigoni in tv. Compare come esperto della Libia, come commentatore di eventi europei o nel ruolo di riequilibrio a destra di personaggi della sinistra come Antonio Polito. Riuscirà il nostro eroe a farla franca anche con le firme false e nonostante la testardaggine dei Radicali che lo perseguitano e la testimonianza della coraggiosa Sara Giudice (Pdl)?
Sergio
 
Il sorriso ottimistico di Formigoni ha qualcosa di americano, nel senso della vendita e della pubblicità. Interessante anche il suo modo di affrontare i problemi che gli vengono posti o dal conduttore o dal mite antagonista che di solito gli mettono di fronte. La sua formula è una breve frase d'ordinanza, non importa quanto assurda (richiesto di commentare la storia di Ruby nipote di Mubarak, ha detto, sempre con un sorriso: "Evidentemente il premier aveva ragioni di dire quello che ha detto, avendo più informazioni di noi" Tg3 notte del 1 marzo, dunque a fatti ampiamente accertati) e poi una lunga digressione su qualche altra cosa che bravamente improvvisa nel vuoto. Strano, direte, che nessuno, fra conduttori e partecipanti, abbia la curiosità, tipica del mondo della politica di sapere qualcosa, appena qualcosa in più sulla questione delle firme false nel suo listino elettorale che, oltretutto, per puro caso, include la ormai ben nota ispettrice della notte Minetti. Direte che sono talmente tanti i fatti inspiegabili che accadono continuamente, e non solo da ora, nella nostra Tv, che non si vede come farne un "caso Formigoni". É vero, ma il nostro gran lombardo gode di una franchigia che ad altri non spetta. Esempio: se vuoi evitare domande insidiose a qualcuno, per un po' non lo inviti. Formigoni invece ha fatto appena in tempo a farsi conoscere per la questione delle firme (come per la reclame dei dentifrici, otto elettori su dieci dichiarano alla magistratura che le proprie firme sono false) che subito è divenuto una star, anche in programmi molto diversi. Direte che Berlusconi sa come tenere al riparo i suoi protetti. Non è il caso del presidente della Lombardia. Lui compare solo nella residua parte "progressive" del disastrato mondo delle informazioni Tv. Perché? Non resta che aprire un concorso fra i lettori, segnalando che possono ricevere un aiutino da Marco Cappato, Radicale, che ogni tanto si arrampica sul Pirellone per ricordare che le firme false sono ancor false. Ci sono sempre colleghi giornalisti intorno. Aspettano pazienti e ostinati il governatore Formigoni per chiedergli notizie sulle delicate questioni del Nordafrica.

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