Lettera - Fazio: se la Rai è di tutti perché esclusi i pro-vita

Caro direttore,
Fabio Fazio al termine della trasmissione "Che tempo che fa" invita i telespettatori a pagare il canone Rai con il proclama: «La tv pubblica è di tutti noi e non può essere di nessuno!». Strane parole dette proprio da chi ha vietato, nella sua trasmissione "Vieni via con me", ai portatori di storie "pro vita" di parlare dopo, averlo permesso ai raccontatori di storie "pro morte", Englaro e Welby, con ampio spazio e profumo di incenso. Un’ipocrita faziosità!
Cesare Barbadoro
Saronno (Va)
© 2011 Avvenire. Tutti i diritti riservati
SEGUICI
SU
FACEBOOK
SU