Lettera - Due candidature

Continuiamo a dividerci. Il caso De Magistris è illuminante, la sua candidatura, anche se non presentata correttamente, come fu per quella della Bonino poi accettata, sarebbe in grado di costituire un primo passo per la riunificazione della sinistra (qualcuno di noi voleva che si dicesse "dell'opposizione" ma poi l'unità al nostro seno ha prevalso.
RISPOSTA - Il fatto che il centro sinistra si presenti diviso su due candidature, ugualmente dignitose e forti, non è un segnale positivo per il futuro di Napoli. Quella che ne risulta, infatti, è la precarietà di una alleanza sempre più necessaria fra le forze politiche che dovrebbero sentire con più forza la gravità dell'attentato che Berlusconi e la sua maggioranza stanno portando contro la democrazia nel nostro paese. Poiché le elezioni comunali prevedono il ballottaggio, tuttavia, e poiché è altamente improbabile che il PDL abbia il 50% dei voti al primo turno, importante sarà dichiarare fin d'ora come ci si comporterà se, com'è probabile, uno dei due candidati del centrosinistra andrà al confronto diretto e finale con quello della destra. Considerare la votazione del 15 e 16 maggio come una forma un po' particolare (e un po' troppo coraggiosa) di "primarie" all'interno del centrosinistra potrebbe essere utile, forse, per evitare che il clima si avveleni troppo. Muovendosi con grande rispetto reciproco già in campagna elettorale. Pensando che a vincere deve essere la città, non De Magistris o Cantone.
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