Lettera - Da Formigoni a Polverini

Dopo un'estate di Formigoni in costume da bagno che si tuffava da yacht e barche a vela, ecco l'autunno vestito di toghe e saluti romani. E così, come in Lombardia - ma con uno stile forse meno chic anche i governanti del Lazio sono accusati di ingenti ruberie e totale spregio della politica. Unico tratto comune tra le due giunte regionali: quelle dimissioni sempre paventate, minacciate, impugnate, quasi fossero un ricatto. Mentre noi ancora piangiamo, almeno qui a Roma, la mancata vittoria di Emma Bonino alle elezioni del 2010. Ci avevamo quasi creduto, avevamo quasi sognato di essere governati dall'umanità e dall'onestà, dalla giustizia e dal diritto: poi ci hanno svegliati bruscamente chierici e prelati che ci condannarono, con la consueta ingerenza manifesta, a Polverini e al suo staff.
© 2012 Il Messaggero. Tutti i diritti riservati
SU