Lettera - Condannati e inquisiti i parlamentari da biasimare

Un giornale ha pubblicato foto e indirizzi di posta elettronica di parlamentari, definiti traditori, rimasti fedeli a Fini, ed ha invitato i propri elettori a indirizzare loro proteste, improperi, lamentele, invettive, critiche e quant’altro. Mi auguro che, per par-condicio, si possano anche pubblicare altri indirizzi e-mail, per dare la possibilità agli elettori di fede opposta, di esprimere un motivato dissenso su altri politici che, o negli anni hanno cambiato fede e bandiera (e ce ne sono parecchi passati dai radicali e dalla sinistra al PdL), o sono «chiacchierati» per cose che dicono o fanno non solo nelle aule parlamentari, ma anche fuori.
Ma sarebbe forse più cosa giusta e saggia inviare una e-mail di dissenso (gli indirizzi sono disponibili su Facebook) a quei 164 parlamentari che risultano condannati o inquisiti. Perché questi, sì, sarebbero da biasimare e criticare. Altro che Wikileaks!
Armando Santoro
Bari
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