Lettera - Carceri

Anche quest'anno a ferragosto si è ripetuto il mesto rito del pellegrinaggio dei parlamentari ai penitenziari. All'iniziativa dei radicali, passata sotto silenzio sulla stampa, questa volta hanno aderito in 200. I parlamentari si sono recati non solo nelle grandi galere come Poggioreale, Regina Coeli, Ucciardone, ma hanno ispezionato anche piccole strutture, scoprendo, ad esempio, che la recettività più assurda, meno dello spazio in una cuccia di un cane, la si trova a Lucca, dove per ogni recluso in cella è disponibile meno di due metri quadrati. E poi un interminabile elenco di carenze, tutte già ben note ed alcune che gridano vendetta e meriterebbero di essere portate davanti alle corti di giustizia europee: sovraffollamento record, condizioni igieniche disastrose, suicidi a catena per disperazione, personale di custodia insufficiente, mentre non si applicano pene alternative, mancano progetti per ammettere a un utile lavoro esterno e la giustizia, sempre più lenta, tollera che la metà dei reclusi sia in attesa di giudizio e di conseguenza, se la Costituzione non è carta straccia, innocente. Bisogna urgentemente passare dalla teoria alla pratica. Alla ripresa dei lavori parlamentari vengano presentate serie proposte bipartisan.
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