Lettera - 'Avvenire', i babbuini e gli embrioni

Dalla Rassegna stampa

 

Cara "Liberazione", la direttiva europea, che consente dissennatamente di sperimentare anche su specie in via di estinzione, su cani e gatti randagi, scontenta ampiamente. In Italia, i radicali guidati dalla senatrice Donatella Poretti hanno presentato degli emendamenti al testo in discussione alla commissione Sanità del Senato sulla sperimentazione animale.
Con molta saggezza Poretti e compagni hanno fatto un intervento oculato per migliorare l'attuale legge, «nella giusta direzione di limitare sofferenze inutili agli animali e soprattutto di promuovere metodi alternativi riconosciuti come più efficaci e più affidabili». Su "Avvenire", si ricorda che per Poretti i metodi alternativi «dovrebbero essere, ovviamente, anche test su cellule staminali embrionali umane».
Sul quotidiano cattolico si fa notare che per gli animalisti, «il babbuino vale più di un embrione». Di certo, un babbuino è un essere senziente con una spiccata vita di relazione, che soffre e si rapporta strettamente ad un ambiente fisico. Noi uomini abbiamo l'obbligo morale di non procurargli arbitrario dolore. La cellula fecondata (embrione) nei suoi primi giorni è vita biologica pulsante, che solo a partire da certi stadi dello sviluppo embriogenetico assumerà conformazioni più complesse.
Né scienziati, né bioeticisti possono stabilire con irrefutabile evidenza quando nell'embrione la vita personale succeda a quella cellulare... La ricerca scientifica può, comunque, cercare diverse strade alternative, senza chiudersi però in fortini ideologici. Non è mólto razionale, non è produttivo, lamentarsi per le eventuali manipolazioni del "piccolo uomo allo stadio embrionale" e poi accettare, da noi, che gli embrioni congelati sovrannumerari vengano buttati nei water e nei lavandini dei laboratori. La meravigliosa legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita trova nei fatti più cristiano eliminare come spazzatura "piccoli uomini allo stadio embrionale" che impiegarli per il progresso della medicina rigenerativa.

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