Lettera - Amato: "Non ho poteri sulla mia o su altre pensioni"

Caro Direttore,
In relazione all'articolo sulle pensioni d'oro apparso ieri sul Suo giornale, mi permetta di precisare quanto segue. Quando, nella trasmissione Otto e Mezzo, mi venne chiesto da Lilli Gruber come rispondevo a chi mi chiedeva di ridurmi la pensione (che al netto comunque è la metà del lordo, il che non sempre è reso chiaro da chi ne scrive), risposi che non capivo la domanda, non per tracotanza, ma per la semplice e banale ragione che sono ormai un privato cittadino e non ho quindi alcun potere né sulla mia, né su altre pensioni. Ma avevo appena ricordato che quando ero stato Presidente del Consiglio, ero stato il primo a introdurre il blocco dell'adeguamento all'inflazione e il contributo di solidarietà a carico delle (sole) pensioni elevate, a partire dalla mia, e che ne condividevo l'ulteriore introduzione, che infatti c'è stata. En passant, avevo anche chiarito che, disponendo della pensione, non avevo voluto gli emolumenti di Presidente del Consiglio e di Ministro del Tesoro, né usufruisco e ho mai usufruito di quelli previsti per il Presidente della Treccani. Forse, nell'effigiarmi attraverso la citazione di ciò che dissi in quella trasmissione, anche questo doveva essere ricordato. Cordiali saluti.
© 2011 La Stampa. Tutti i diritti riservati
SU