Legambiente lancia i candidati denuclearizzati

“Accertati che chi voterai sabato e domenica non sia una scoria radioattiva". A lanciare la campagna "Candidati denuclearizzati" è Legambiente. L'associazione ambientalista, da sempre schierata contro il nucleare, nei giorni scorsi ha invitato chi è in lista per un posto da sindaco o consigliere comunale a esprimere la propria opinione nella pagina facebook realizzata ad hoc affinché gli italiani possano farsi governare da chi veramente rappresenta gli interessi dei cittadini italiani dichiarando subito, senza se e senza ma, un deciso no all'atomo. Nel giro di poche ore più di cinquanta candidati hanno raccolto l'appello di Legambiente. Da Milano i primi a dichiararsi contro il nucleare sono stati il capolista del Pd Stefano Boeri e il candidato sindaco Giuliano Pisapia. "Noi, quando saremo al governo di Milano sosterremo le energie pulite e gli incentivi all'efficienza energetica degli edifici pubblici e privati, vecchi e nuovi. E metteremo le municipalizzate al servizio degli interessi dei cittadini. La green economy sarà la chiave di volta per far ripartire Milano e il Comune dovrà dare il buon esempio riqualificando dal punto di vista energetico i propri edifici". Con loro anche numerosi candidati al consiglio comunale della metropoli lombarda: Maria Carla Baroni, Franco Beccari, Fabia Di Drusco, Fabio Arrigoni candidato presidente per il Pd nel consiglio di zona 1, Annamaria Chiappetti in lista con il Nuovo Polo, Camilla Notarbartolo, Michele Sacerdoti e anche Marco Cappato, capolista per lo schieramento “Bonino Pannella". A spiegare l'iniziativa è il vice direttore nazionale di Legambiente: "Dobbiamo stare attenti ai candidati radioattivi. In campagna elettorale tutti si trasformano in amanti della natura e delle nostre città. Ecco allora un bel discrimine! Con questa campagna abbiamo invitato gli elettori a chiedere al proprio candidato di dichiararsi pubblicamente denuclearizzato, abbiamo chiesto a chi si presenta alle amministrative di domenica e lunedì di metterci la faccia. In questa campagna il rischio è che i temi dell'energia e dell'acqua restino sullo sfondo. Noi in questo modo abbiamo sollecitato un impegno concreto e riportato al centro dell'agenda una questione prioritaria visto l'imminente referendum".
© 2011 Il Fatto Quotidiano. Tutti i diritti riservati
SU