Lazio - Int. a G. Rossodivita: "dagli altri consiglieri ostacoli e ironia". Eravamo gli unici a non sapere dei fondi ai partiti

II capogruppo dei Radicali attacca: «Eravamo gli unici a non sapere dei fondi ai partiti»
«Quando abbiamo visto che arrivavano troppi soldi abbiamo protestato con tutti, ma tra i consiglieri c`era omertà»
In questo momento abbiamo in cassa 400mila euro. Distribuirli in piazza sarebbe un`idea, ma creerebbe problemi di ordine pubblico. Di certo non li ridaremo allo Stato. Rischierebbero di finire nelle mani di nuovi Fiorito
«Noi Radicali non facciamo parte né dell'ufficio di presidenza né della Commissione Bilancio. Non c`entriamo niente con questa storia, non conoscevamo quelle delibere. Di certo, però, siamo stati i primi a denunciare».
Il capogruppo dei Radicali alla Pisana, Giuseppe Rossodivita, non ci sta a essere accomunato a tutti gli altri. D`accordo consigliere, ma anche voi Radicali avete preso i soldi per il vostro gruppo politico. O no? «Quando sono arrivati i primi 50 mila euro non ci ho trovato nulla di scandaloso. Poi abbiamo visto che continuavano ad arrivare soldi».
Quando vi siete accorti che erano troppi? «Alla fine dell'anno erano 422 mila euro. A quel punto abbiamo protestato con tutti ma tra i consiglieri c`era omertà. Noi, invece, abbiamo sempre pubblicato on line il bilancio».
Ma quando avete protestato con gli altri consiglieri, loro che dicevano? «Si facevano due risate, non c`erano mezzi istituzionali per far scoppiare lo scandalo. Poi abbiamo parlato con Sergio Rizzo, che ha scritto un articolo sul Corriere della Sera».
È stato criticato dagli altri consiglieri? «Sì. L`atteggiamento nei miei confronti era: "quello è l`infame che parla", la spia. Ma la storia di noi radicali è fatta di trasparenza. Non è un caso che la nostra prima proposta di legge sia stata l`anagrafe di eletti e nominati. In due anni e mezzo è ancora ferma in Commissione. Gli altri consiglieri ci hanno chiesto di togliere l`articolo sul finanziamento ai gruppi». Cosa prevedeva? «La pubblicazione dei bilanci».
Chi le ha detto di levare questa norma? «Quelli del Pdl. Sono sempre stato liquidato con due battute».
Quanto avete in cassa in questo momento? «Oltre 400 mila euro». Li restituirete ai cittadini? «Stiamo ragionando su cosa farci. Abbiamo immaginato la possibilità di restituirli ai cittadini ma sarebbe molto complesso pensare di darli alla gente per strada, si rischiano problemi di ordine pubblico».
Ridateli allo Stato. Non si può? «No, perché dovremmo restituirli all'ufficio di presidenza che magari li darebbe a nuovi Fiorito. Piuttosto li restituiremo sotto forma di informazione, per spiegare ai cittadini che siamo stati noi a sollevare questo scandalo».
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