"Lavoriamo perché Quirico torni"

Dalla Rassegna stampa

Ieri erano passati cento giorni esatti da quando il nostro giornalista Domenico Quirico è stato rapito in Siria, dove si trovava per raccontare la feroce guerra civile che da due anni e mezzo dilania il paese. Una data importante ricordata in primis dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante la cerimonia del Ventaglio al Quirinale in cui il Capo dello Stato ha espresso la sua «viva solidarietà alla famiglia di Domenico Quirico, inviato de La Stampa di Torino, che da 100 giorni attendiamo di poter riaccogliere tra noi».

Proprio ieri il ministro degli Esteri Emma Bonino ha incontrato la moglie del nostro collega Giulietta e la figlia Metella, accompagnate dal direttore de «La Stampa» Mario Calabresi. Dopo aver fatto il punto sulla situazione insieme all’Unità di crisi della Farnesina, il ministro si è intrattenuta con le due donne che ogni giorno, dal 9 aprile scorso, quando si sono perse le tracce di Domenico, aspettano con l’altra figlia Eleonora di poterlo riabbracciare (il 6 giugno hanno avuto l’ultimo contatto con lui quando ha telefonato dalla Siria dicendo di essere stato rapito ma di essere trattato bene).

La Bonino ha raccontato di aver conosciuto il nostro inviato e di averlo incontrato diverse volte nel 2011, i primi mesi della primavera araba. Un ricordo che ci tiene ad arricchire con la conferma di una presenza istituzionale accanto alla famiglia: «Qui alla Farnesina stiamo tutti seguendo la vicenda. C’è un forte senso di vicinanza a voi, umana prima di tutto, sebbene nessuno possa capire veramente cosa state provando. Ma c’è anche un’attività intensa che viene condotta senza alzare la voce perché farlo non aiuterebbe a riportare Domenico a casa».

Il ministero degli Esteri si tiene lontano dai riflettori, ma, in silenzio, lavora costantemente e a tutto campo: «Non abbiamo frenesia di visibilità. Stiamo compiendo tutti i passi diplomatici necessari con tutti gli attori presenti sulla scena». Il nastro giallo che dal 30 aprile scorso - quando il direttore de «La Stampa» d’accordo con la famiglia e con le Autorità denuncia pubblicamente la scomparsa di Quirico - compare sul nostro giornale e sul sito web è un simbolo di speranza. Una speranza condivisa dalla Farnesina, dice la Bonino alla moglie e alla figlia che con la sorella ha registrato un video appello per avere informazioni sul padre tradotto anche in arabo: «Non demorderemo e saremo caparbi. Continuo a pensare in modo positivo, ho voluto incontrarvi per rassicurarvi personalmente dell’attenzione costante di tutti noi. Sappiate che non vi abbandoneremo finché Domenico non tornerà a casa».

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