L'asso pigliatutto dei controlli in banca

Il fisco cala l'asso dei controlli sui conti correnti nel recupero dell'evasione. La manovra rafforza il ricorso alle indagini finanziarie, rendendo più facili gli accessi del fisco presso banche e altri intermediari. Del resto i segnali "precedenti" andavano già in questa direzione. Gli accertamenti accompagnati da indagini sui conti correnti dei contribuenti sono aumentati di oltre un terzo negli ultimi due anni e tanto le direttive di Guardia di finanza ed Entrate hanno puntato sullo strumento nelle verifiche per l'anno in corso su autonomi e professionisti. E proprio a favore di questi ultimi le prime bozze della manovra sembravano aver abolito il meccanismo che in caso di prelievi non giustificati fa scattare la presunzione di ricavi in nero. Quasi una richiesta di prova diabolica, visto che i professionisti chiamati in causa devono fornire spiegazioni a distanza di anni ma soprattutto perché, di solito, cedono servizi ed è difficilmente applicabile l'equazione acquisti in nero=vendite in nero. Dal testo finale la norma, però, è sparita. Poteva essere l'occasione per riequilibrare le forze in campo. Sarà ora il Parlamento a decidere se recuperarla nei tempi supplementari della conversione.
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