L'appello dei domenicani «Andate tutti a votare»

La Chiesa italiana manifesta forte attenzione per i referendum del 12 e 13 giugno prossimi e, pur finora senza indicazioni esplicite di voto e pur invitando a «non politicizzare» i quesiti, esprime un atteggiamento ben diverso da quello che riguardò esattamente sei anni fa - il 12 e 13 giugno 2005 - la consultazione referendaria per la legge 40 sulla procreazione assistita, quando la Cei guidata allora da Camillo Ruini vinse la sua strenua battaglia affinché non si raggiungesse il quorum.
Come esempio di una linea ben diversa per i prossimi referendum, basti oggi la sollecitazione ad «andare a votare e a invitare altri a fare lo stesso» data oggi dalla Commissione nazionale Giustizia, Pace e Creato della famiglia di suore e padri domenicani, vista la «sensibilità dei temi di cui si parla: acqua, nucleare e giustizia». La Commissione «ha deciso di non esprimere un consiglio di voto, ma vuole invitare la famiglia domenicana tutta a partecipare responsabilmente a questo momento e spazio di democrazia». «Questa volta - dicono i domenicani - riteniamo particolarmente importante esercitare questo diritto-dovere». In particolare, il primo tema, l'acqua, «è un diritto fondamentale e non solo un bisogno». Il secondo, il nucleare, «ci chiede di decidere non solo per il presente, ma per un lungo futuro».
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