L'amaca

Devo intanto ai lettori, e alle "parlamentarie" di Beppe Grillo, delle scuse. Pochi giorni fa ho scritto che a quelle elezioni avevano votato in novantamila, con un rapporto di uno a trenta con le primarie in carne e ossa del centrosinistra. Si è poi saputo (pur nella penuria di informazioni e nella sostanziale opacità di quanto accade in quel sito per iniziati) che gli elettori che sono riusciti a votare alle parlamentarie sarebbero circa trentamila, dunque con un rapporto di uno a cento con le primarie del centrosinistra. Poiché nel web la quantità è una delle qualità, il risultato mi pare molto deludente. Con una ulteriore traccia di lettura che riviene offerta dallo stesso Grillo: "per la prima volta tutto gratis". Un mio perfido amico di destra (perfido e intelligente) sostiene che il web è come il socialismo reale: "tutto gratis per tuffi, dunque pessima qualità per tutti". È soprattutto un velenoso paradosso. Ma il dubbio che il mito della gratuità sia la chiave di volta di una sostanziale mediocrità, io ce l'ho. Magari spendendo qualche soldino, in serena trasparenza, viene meglio tutto, anche le elezioni. Il denaro è lo sterco del demonio, ma diceva uno di Genova che dal letame nascono i fior...
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