L'amaca

Conosco chi voterà Bersani perché preferisce la persona, ma spera che sia Renzi a vincere. E conosco chi voterà Renzi perché è attratto dall’energia dell’età e dal fascino della novità, ma ha il terrore che se vince il sindaco di Firenze non sarà “la vecchia nomenklatura” a essere rottamata, ma il prezioso Dna socialista e umanitarista che è il sale della sinistra passata, presente e futura, e che Bersani incarna. Poi c’è il mio amico G. che mi ha chiesto: “E’ grave se cerco di imbrogliare e vado a votare per tutti e due?”. Mi tratta come se fossi un proboviro, ormai ho quasi l’età. La verità è che un eventuale ticket Bersani-Renzi (o Renzi-Bersani se fosse il sindaco di Firenze a vincere il ballottaggio) ricomporrebbe con buona approssimazione i connotati di una sinistra al tempo stesso dinamica e solida, vivace e attendibile, e alle politiche sarebbe quasi imbattibile. L’unico vero difetto delle primarie è che, per loro natura, minacciano di scomporre le energie di un’area politica, costringendole a elidersi. Bisognerebbe capire se i rispettivi “staff” (uno dei tanti virus aziendalisti che hanno contaminato la politica) sarebbero disposti, nel caso di un’intesa tra i due capi, a fare un passo indietro, riponendo nei bauli le armi improprie sfoderate per le primarie.
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