L'amaca

Le dimissioni a lento rilascio di Renata Polverini ricordano il "malore attivo" al quale una ingegnosa sentenza attribuì la morte dell'anarchico Pinelli. Pure se dimessa, o dimissionaria, o dimettenda, Polverini riesce, in un ultimo sussulto di attività amministrativa, a emettere un'estrema, imprevedibile raffica di nomine. Esse giungeranno al nominato, come la luce delle stelle morte, quando già Polverini, in quanto governatore, sarà estinta. Esse, pure se scaturite dai palpiti terminali di un'agonia politica, daranno vita, vigore e stipendio a posteri e reduci, lasciando traccia, imprimendo un segno di vita anche dopo la vita, portando un sorriso, una lacrima di gioia, una carezza in case visitate sì dal lutto, eppure subito rischiarate da ultime volontà così generose, così soccorrevoli verso chi resta. E noi qui a parlare male della politica, a dirla fredda, arida, distante dagli umani: non è pura poesia, invece, questo morire dispensando vita?
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