L'agenzia una legge se la porta via

Il referendum ha spazzato via il piano nucleare del governo Berlusconi, ma l'Agenzia per la sicurezza nucleare resta ancora in piedi. Un'anomalia costosa per un Paese che ha appena deciso di rinunciare all'atomo. È quello che pensa Antonio Di Pietro. L'italla dei Valori ha così presentato una proposta di legge per sciogliere l'Agenzia e destinare incombenze e compiti rimasti sul campo dopo la consultazione popolare al ministero dell'Ambiente e a quello dello Sviluppo economico. Ma il presidente Umberto Veronesi non ci sta: «Io non ho nessuna voglia di dimettermi», sostiene, «d'altra parte non è che noi, finché non abbiamo centrali, siamo più sicuri di chi abita a Lugano, dove invece le centrali ci sono».
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