Lacrimogeni contro il corteo ostile al re

In Bahrein, oltre duecento persone sono state ricoverate dopo il fitto lancio di lacrimogeni da parte della polizia durante le manifestazioni di ieri a Manama. I manifestanti gridavano slogan ostili alla monarchia sunnita camminando di fronte palazzo Safriya, tenendosi però dall'altra parte della strada. La residenza al momento non era molto presidiata dalla polizia, il che fa pensare che il re non fosse lì. Dopo i disordini il principe ereditario del Bahrein, Salman ben Hamad al Khalifa, ha di nuovo invitato l'opposizione al dialogo, affermando che il governo aveva avanzato la «migliore proposta» possibile. «Spero che parteciperanno al dialogo senza condizioni. Noi abbiamo fatto loro la migliore proposta che potessero auspicare - ha detto il principe -. Quando avremo trovato un accordo, lo sottoporremo a un referendum. Il popolo del Bahrein sarà l'arbitro finale».
Il principe ereditario e stato incaricato al re, Hamad ben Issa al Khalifa, di avviare un dialogo con gli oppositori, ma il potente movimento sciita Wefaq, ha posto le sue condizioni, fra cui le dimissioni del governo. Le manifestazioni di protesta in Bahrein vanno avanti dal 14 febbraio scorso. Il piccolo regno del Golfo ha una popolazione in maggioranza sciita ma la dinastia al potere è sunnita.
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