L'abbraccio mortale della Bonino: Pisapia è ok

Garantisti e per la trasparenza amministrativa, i radicali trovano «Firmigoni» politicamente responsabile delle firme a loro dire false grazie a cui è stato rieletto al Pirellone nel 2010 e Giuliano Pisapia degno inquilino, oltre che dell'alloggio Pat della compagna, anche di Palazzo Marino. «Conosciamo Pisapia da sempre, gli confermiamo la nostra fiducia» - ha detto Emma Bonino ufficializzando ieri il sostegno radicale al candidato sindaco del centrosinistra. «La sua correttezza, per quanto ci riguarda, non è mai venuta meno» ha proseguito, elogiando «la sensibilità verso gli strati della popolazione non "di moda"» dello sfidante di Letizia Moratti e rimarcando sintonia su «un'ipotesi di Milano futura dinamica, che sa fare tesoro delle nuove tecnologie».
Presenti alle amministrative, fatto inusuale come la stessa Bonino ha ricordato, con una propria lista che sarà capeggiata dal leader milanese Marco Cappato, i radicali contano come Pisapia - sull'effetto traino che i 5 referendum ecologisti potrebbero avere. Ma il prezzo che la Borrino chiede per concorrere ad affittare a lui e al centrosinistra Palazzo Marino per i prossimi 5 anni - che i referendum si svolgano prima del 15 maggio, prima delle amministrative - appare poco probabile allo stesso Pisapia, che pure tramite i parlamentari del centrosinistra lavora a una legge per accorpare referendum municipali e voto per Palazzo Marino.
Già lasciato capire da Pisapia che i referendum si terranno ad amministrative concluse - sicuro di battere la Moratti, l'esponente del centrosinistra ha presentato la consultazione come il viatico di un rapporto tra amministrati e amministratori all'insegna di un costante dialogo e confronto - a scadenza decisamente più ravvicinata si porrà invece la questione delle firme a sostegno delle liste in corsa per Palazzo Marino. E qui i radicali hanno lasciato capire che faranno nuovi blitz in tribunale, a verificare le firme raccolte, come l'anno scorso.
Poco importa che Pisapia abbia tra i suoi alleati anche Daniele Farina, il quale - rimarca Riccardo De Corato - viene ritratto come «condannato per fabbricazione, detenzione e porto abusivo di ordigni esplosivi, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali gravi e inosservanza degli ordini dell'autorità» perfino dal blog di Beppe Grillo. «Tra poche settimane saremo punto e a capo con la raccolta delle firme» è invece l'ansia di Bonino e Cappato, pensando a Palazzo Marino con un occhio rivolto al Pirellone.
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